MOLTIPLICAZIONE VEGETATIVA

Riproduzione delle piante per talea


Consiste nel tagliare una porzione della pianta ‘madre’ e metterla a radicare in acqua o in apposito terriccio.

Per riuscire in questa operazione, occorre innanzitutto scegliere una ramo apicale molto nodoso, ovvero ricco di rigonfiamenti dai quali potrebbero partire nuove foglie e rametti. Il taglio deve essere effettuato a circa 10 cm di distanza dalla base. Questa porzione di pianta deve essere privata di tutte le foglie e i fiori, tranne le due foglie apicali.
In un piccolo vaso riempito quasi completamente di terriccio  si può mettere a dimora la talea così ottenuta, lasciando fuori una piccola sezione (circa 1/3).  Nelle prime settimane il terriccio deve essere sempre umido per consentire alla radici di svilupparsi e alla nuova pianta di attecchire. Appena saranno visibili i primi germogli, controllate la pianta estraendola delicatamente dal vaso; se l’apparato radicolare sarà visibilmente sviluppato trasferitela in un contenitore più capiente.




Riproduzione delle piante per propaggine

Tecnica particolarmente adatta per moltiplicare piante dai rami lunghi (ortensie, garofani, rose, ecc). A differenza della talea, questa tecnica prevede la separazione del ramo dalla pianta ‘madre’ solo quando avrà sviluppato un apparato radicale proprio.

Riproduzione delle piante per margotta

Adatta alle piante dai rami non flessibili o legnosi Anche in questo caso, la nuova pianta si otterrà a partire dalla radicazione di un ramo ancora attaccato alla pianta madre.
Si procede avvolgendo con una tela contenente terra un ramo della pianta madre e legando il sacco alle due estremità.
La parte di ramo esposta al contatto con la terra svilupperà delle radici abbastanza grandi. Solo a quel punto il ramo potrà essere tagliato con un coltellino molto affilato appena sotto il legaccio inferiore del sacchetto. Terra e telo dovranno essere rimossi e la nuova piantina andrà messa immediatamente a dimora in un piccolo vaso.

INNESTO



L’innesto è una pratica colturale di moltiplicazione che consiste nell’unire una parte viva di una pianta (marza) su un’altra pianta di specie molto affine (portainnesto). Al momento dell’innesto è necessario verificare che sia la marza che il portainnesto siano nella fase vegetativa. 
Il periodo migliore per procedere ad un innesto è tra l’inizio della primavera e il mese di agosto.
Il classico esempio di
 innesto  è dato da una pianta di agrumi che produce in una metà arancia e nell’altra metà limoni.
Se si desidera praticare un
 innesto a primavera, bisogna preventivamente raccogliere le marze (una porzione di ramo provvista di una o più gemme). La raccolta delle marze avviene a fine inverno, prima della ripresa vegetativa delle piante: sarà sufficiente conservarle in frigorifero avvolti in semplici fogli di giornali e poi chiusi in sacchetti della spazzatura.

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