Materie prime per la produzione della carta
Nella produzione della carta le materie prime si distinguono in:
· Materie prime non fibrose (SOSTANZE DI CARICA, COLLA E COLORANTI)
Le prime concorrono in misura prevalente alla produzione e costituiscono "il corpo" del prodotto stesso. Le seconde servono a conferire quelle caratteristiche tecnologiche e di stampabilità richieste dal prodotto (grammatura, spessore, superficie liscia , permeabilità, colore, lucido, stampabilità, velocità di stabilizzazione dell'inchiostro, ecc).
Le materie prime fibrose per carta sono di origine vegetale e sono costituite essenzialmente da cellulosa che è il composto fondamentale del regno vegetale.
Sono costituite da:fibre lunghe (pino, abete, larice)fibre corte (faggio, betulle, eucaliptus, pioppo).
Per produrre paste cartarie si utilizza quasi esclusivamente legname di recupero ed a basso costo, cioè:• scarti di altre produzioni quali segherie, fabbriche di imballaggi o mobili;• tronchi di piccola pezzatura e comunque non utilizzabili per lavorazioni qualitativamente superiori.
Le materie prime non fibrose
Tutte le materie fibrose per essere trasformate in carta devono essere opportunamente lavorate e mescolate con le sostanze denominate ausiliarie (o materie prime non fibrose); queste conferiscono alla carta determinate caratteristiche desiderabili.
I prodotti ausiliari si distinguono in sostanze di carica e sostanze collanti.
Le sostanze di carica che vengono comunemente adoperate rientrano nelle categorie dei carbonati (carbonato di bario, di calcio e di magnesio); degli ossidi (biossido di titanio); dei silicati (asbestina, bentonite, caolino e talco); dei solfati (solfato di bario e di calcio) e dei solfuri (solfuro di zinco).
Esse hanno la proprietà di conferire all'impasto fibroso determinate caratteristiche positive derivanti dal fatto che le sostanze di carica riempiendo gli spazi compresi tra le fibre consentono di ottenere una superficie chiusa e piana.
I principali vantaggi sono quindi:
- migliore ricettività dell'inchiostro
- migliore lisciatura
- maggior grado di bianco (dipendente dal fatto che le sostanze impiegate sono generalmente bianche)
- favoriscono la formazione del foglio
Le principali sostanze collanti sono: la resina, l'amido, la caseina, le cere, le resine sintetiche ecc.
Il collaggio che si ottiene con l'impiego di tali prodotti conferisce alla carta una impermeabilità ai liquidi ed agli inchiostri (rendendola così scrivibile).
(MAPPA REALIZZATA DALL'ALUNNA CLARA DE ANGELISI di prima I)
Il processo produttivo
1) Preparazione delle paste
Esistono 2 tipi di paste
- Pasta chimica o Pasta di cellulosa Durante la cottura si separa la lignina e resta cellulosa quasi pura. Da 100 Kg di legno secco si ha una resa di circa 40 Kg di cellulosa. Le carte prodotte con questo tipo di pasta sono di ottima qualità. Questa pasta si utilizza anche per la produzione di fazzoletti di carta, tovaglioli e ogni tipo di carta assorbente.
- Pasta meccanica o pasta di legno Questa pasta viene ottenuta sfibrando il legno esclusivamente per via meccanica. I tronchetti di legno vengono scortecciati e pressati contro una mola rotante e abrasiva. La pasta ottenuta viene raffinata per ridurre le dimensioni delle fibre, e sbiancata.
2) Imbianchimento delle paste
L’imbianchimento delle paste viene fatto tradizionalmente con il cloro, che è un elemento inquinante.
Attualmente in Europa la maggior parte di produttori di paste e di carta si sono spostati verso sostanze di imbianchimento alternative, meno inquinanti.
Le paste dette ECF (Elemental Chlorine Free = prive di cloro elementare) hanno sostituito largamente quelle prodotte con il cloro, soprattutto nelle carte da scrivere e da stampa.
3) Lavorazione
Nelle cartiere le diverse paste vengono spappolate in acqua e mescolate insieme in un’apposita macchina, chiamata Pulper, in diverse percentuali, a seconda del tipo di carta che si vuole ottenere.
L’impasto ottenuto viene poi sottoposto ad una raffinazione, allo scopo di ricavare una poltiglia fine ed uniforme. Nei raffinatori la pasta è costretta a passare attraverso delle lame che sminuzzano sempre più finemente le fibre di cellulosa.
L’impasto raffinato viene inviato nel tino miscelatore, dove vengono aggiunte sostanze di carica (caolino), sostanze collanti ed eventuali sostanze coloranti.
La trasformazione dell’impasto in carta avviene nella macchina continua. L’impasto, molto diluito, viene fatta cadere su un telo di formazione, costituito da una rete metallica, simile ad un nastro trasportatore, sempre in movimento. La poltiglia si distribuisce uniformemente sul telo, l’acqua scola attraverso le maglie della rete e viene aspirata da appositi cassoni, le fibre si avvicinano e si intrecciano a cominciano a formare un nastro compatto. Alla fine di questa prima parte della macchina il foglio di carta si stacca e comincia a passare attraverso una lunga serie di cilindri rotanti che hanno lo scopo di formare un foglio, sgocciolarlo, tenderlo seccarlo, lisciarlo e finalmente arrotolarlo in grandi bobine.
CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI CARTARI
Seguendo il libro di testo prova a classificare i prodotti cartari ed individuane alcuni che puoi reperire inserendo in esempio un quadrato di almeno 3cmx 3cm del prodotto cartario che hai reperito, Realizza una tabella sul quaderno seguendo l'esempio qui sotto:
ESERCIZITAZIONI SULLA CARTA